STRAGE DI ERBA: REGOLAMENTO DI CONTI? Continuano le indagini, ma decadono le accuse contro l’indiziato numero uno, Azouz Marzouk
Ci sarebbe un regolamento di conti legato al mondo della droga, alla base delle ipotesi avanzate in seguito alle indagini sulla vicenda del plurimo omicidio del comasco.
Mentre continuano le ricerche del killer, ieri al Sant’Anna di Como sono state disposte le autopsie sui corpi, tutti con gravi ustioni e con evidenti segni di arma da taglio.
Principale indagato, il tunisino Azouz Marzouk, marito e padre di due delle vittime.
Questa la notizia che in questi giorni ha “riempito” testate ed emittenti nazionali. Una strage apparentemente senza moventi, ma in realtà legata ad un “giro di cocaina”, ed è proprio questa la pista seguita dagli inquirenti che in questi giorni stanno cercando di venire a capo della vicenda.
Un massacro forse per vendetta, costata la vita a 4 persone, mentre una quinta, Mario Frigerio (vicino di casa della famiglia Marzouk), lotta ancora tra la vita e la morte, e poche certezze nelle indagini per capire perchè il piccolo Youssuf di 2 anni, la madre Raffaella Castagna, 30 anni, la nonna Paola Galli, 55 anni e la vicina di casa, Valeria Cherubini, 50 anni, siano state uccise in modo così atroce da uno o più sconosciuti che hanno poi avuto la freddezza di dar fuoco alla casa appiccando l’incendio da tre diversi punti.
Qualche risposta sarebbe potuta arrivare da Azouz Marzouk, il venticinquenne tunisino padre di Youssuf, indicato nelle prime ore dopo la strage come l’autore del delitto e scagionato solo grazie ai tabulati telefonici e alle dichiarazioni del suocero. E' durato circa un'ora e mezza, nella caserma dei carabinieri di Como, l'interrogatorio del giovane, che è stato ascoltato dal procuratore della Repubblica di Como Alessandro Lodolini e dal Pm Simone Pizzotti. Azouz Marzouk, ha continuato a ripetere di non avere nessuna colpa e ha lanciato una provocazione agli assassini: “se ce l’avete con me, sono in giro”. Mentre il suocero ha dichiarato due giorni fa: “Mio genero è in Tunisia in questo momento: ha chiamato e sono convinto che lui non c'entra nulla. Ho l'impressione che loro hanno pagato per qualcosa di più grosso - ha aggiunto - lui non ha mai mosso un dito contro il bambino, è finito in una storia più grande di lui”. Dichiarazioni che aprono uno scenario nuovo sulla tragica vicenda. Le indagini subiscono una svolta e tra le ipotesi più accreditate, quella della vendetta trasversale; pare, infatti, che l’indiziato numero uno, fosse implicato in un giro di stupefacenti: la sua famiglia, quindi, sarebbe stata sterminata per regolare un conto in sospeso. “Lui non è mai stato uno stinco di santo - ha sottolineato il suocero di Azouz - lo dicono tutti non solo io”. Il giovane, infatti, era uscito di prigione il 2 agosto scorso, grazie all'indulto, dopo una condanna a tre anni e mezzo per spaccio.
“Mia figlia voleva aiutarlo. Marzouk non odiava Raffaella - ha continuato - anzi negli ultimi tempi, dopo essere uscito dal carcere, sembrava che volesse riavvicinarsi alla moglie. Aveva espresso il desiderio di passare tutti insieme le feste di Natale e io avevo accettato dopo tanto tempo di incontrarlo”. Raffaella Castagna aveva conosciuto il venticinquenne in una comunità per il recupero di tossicodipendenti presso la quale prestava il suo aiuto come volontaria.
Intanto le indagini proseguono anche su un altro fronte: qualche informazione potrebbe venire dalla ricostruzione della scena del crimine, sulla quale sono impegnati i Ris di Parma. "Stiamo seguendo tutte le piste", ha detto il colonnello Luciano Guglielmi, comandante provinciale dei carabinieri di Como, uscendo dall’abitazione della strage. Fra le altre ipotesi possibili anche qualche elemento legato al lavoro di Raffaella.
La città di Erba ha, intanto, proclamato il lutto cittadino per il giorno dei funerali delle vittime della strage. Lo ha deciso ieri pomeriggio la giunta comunale, riunita in via straordinaria. Sempre in segno di lutto, il Comune ha sospeso tutte le manifestazioni e gli spettacoli organizzati per le festività natalizie e ha disposto che le bandiere restino a mezz'asta sino ad esequie avvenute.
Mentre continuano le ricerche del killer, ieri al Sant’Anna di Como sono state disposte le autopsie sui corpi, tutti con gravi ustioni e con evidenti segni di arma da taglio.
Principale indagato, il tunisino Azouz Marzouk, marito e padre di due delle vittime.
Questa la notizia che in questi giorni ha “riempito” testate ed emittenti nazionali. Una strage apparentemente senza moventi, ma in realtà legata ad un “giro di cocaina”, ed è proprio questa la pista seguita dagli inquirenti che in questi giorni stanno cercando di venire a capo della vicenda.
Un massacro forse per vendetta, costata la vita a 4 persone, mentre una quinta, Mario Frigerio (vicino di casa della famiglia Marzouk), lotta ancora tra la vita e la morte, e poche certezze nelle indagini per capire perchè il piccolo Youssuf di 2 anni, la madre Raffaella Castagna, 30 anni, la nonna Paola Galli, 55 anni e la vicina di casa, Valeria Cherubini, 50 anni, siano state uccise in modo così atroce da uno o più sconosciuti che hanno poi avuto la freddezza di dar fuoco alla casa appiccando l’incendio da tre diversi punti.
Qualche risposta sarebbe potuta arrivare da Azouz Marzouk, il venticinquenne tunisino padre di Youssuf, indicato nelle prime ore dopo la strage come l’autore del delitto e scagionato solo grazie ai tabulati telefonici e alle dichiarazioni del suocero. E' durato circa un'ora e mezza, nella caserma dei carabinieri di Como, l'interrogatorio del giovane, che è stato ascoltato dal procuratore della Repubblica di Como Alessandro Lodolini e dal Pm Simone Pizzotti. Azouz Marzouk, ha continuato a ripetere di non avere nessuna colpa e ha lanciato una provocazione agli assassini: “se ce l’avete con me, sono in giro”. Mentre il suocero ha dichiarato due giorni fa: “Mio genero è in Tunisia in questo momento: ha chiamato e sono convinto che lui non c'entra nulla. Ho l'impressione che loro hanno pagato per qualcosa di più grosso - ha aggiunto - lui non ha mai mosso un dito contro il bambino, è finito in una storia più grande di lui”. Dichiarazioni che aprono uno scenario nuovo sulla tragica vicenda. Le indagini subiscono una svolta e tra le ipotesi più accreditate, quella della vendetta trasversale; pare, infatti, che l’indiziato numero uno, fosse implicato in un giro di stupefacenti: la sua famiglia, quindi, sarebbe stata sterminata per regolare un conto in sospeso. “Lui non è mai stato uno stinco di santo - ha sottolineato il suocero di Azouz - lo dicono tutti non solo io”. Il giovane, infatti, era uscito di prigione il 2 agosto scorso, grazie all'indulto, dopo una condanna a tre anni e mezzo per spaccio.
“Mia figlia voleva aiutarlo. Marzouk non odiava Raffaella - ha continuato - anzi negli ultimi tempi, dopo essere uscito dal carcere, sembrava che volesse riavvicinarsi alla moglie. Aveva espresso il desiderio di passare tutti insieme le feste di Natale e io avevo accettato dopo tanto tempo di incontrarlo”. Raffaella Castagna aveva conosciuto il venticinquenne in una comunità per il recupero di tossicodipendenti presso la quale prestava il suo aiuto come volontaria.
Intanto le indagini proseguono anche su un altro fronte: qualche informazione potrebbe venire dalla ricostruzione della scena del crimine, sulla quale sono impegnati i Ris di Parma. "Stiamo seguendo tutte le piste", ha detto il colonnello Luciano Guglielmi, comandante provinciale dei carabinieri di Como, uscendo dall’abitazione della strage. Fra le altre ipotesi possibili anche qualche elemento legato al lavoro di Raffaella.
La città di Erba ha, intanto, proclamato il lutto cittadino per il giorno dei funerali delle vittime della strage. Lo ha deciso ieri pomeriggio la giunta comunale, riunita in via straordinaria. Sempre in segno di lutto, il Comune ha sospeso tutte le manifestazioni e gli spettacoli organizzati per le festività natalizie e ha disposto che le bandiere restino a mezz'asta sino ad esequie avvenute.
1 commento:
A proposito della strage di Erba, dai un'occhiata a questo articolo, molto profondo e critico nei confronti dei media.
Saluti
http://www.settimopotere.com/index.php?option=com_content&task=view&id=112&Itemid=31
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